sabato 19 maggio 2012

Chiamati alla santità

    Lo so che oggi è un desiderio trascurato dalla gran' parte degli uomini e delle donne. Eppure, sotto sotto, spunta sempre con forza una iresistibile esigenza personale, oltre che communitaria, di purificazione e di crescita in ciò che abbiamo di più profondo. Non è forse proprio la chiamata alla santità di ciascuno di noi?
    Ma che cos'è la santità e come viverla? Comincerò dall'insegnamento della Scrittura su questo punto: la santità è di Dio. In tutta la tradizione di Israele dire:"Dio è Santo" significa che Dio è "altro", inaccessibile, che si distingue radicalmente dal nostro mondo. Dio trascende tutte le nostre realtà umane. Ma questa santità che lo contrasegna, Dio vuole estenderla agli uomini perché vivano in comunione con Lui. Dio ci libera dalle nostre schiavitù per renderci santi. La santità non è più fuori dalla nostra portata. E per i cristiani tale santità consiste in una realtà semplice: la relazione con Cristo Gesù. E' Lui il Santo, che è venuto a trasmettere agli uomini la vita stessa di Dio.  Divenire santi significa impegnarsi a divenire uomini in pienezza.
    "Diventate umanamente santi!", cioè distinguetevi per la qualità della vostra vita e manifestate la bontà, la bellezza, la beatitudine con gesti concreti. E' la concretezza della vita fatta di cose e gesti semplici ma pieni di amore che ci avvicina a Dio e ai fratelli.

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