sabato 22 giugno 2013

                                             Il Vangelo della Domenica 23.06.2013

                                             Vangelo secondo Giovanni 7,37-53; 8,12

              Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò:"Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva". Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato.
           All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano:"Costui è davvero il profeta!" Altri dicevano:"Costui è il Cristo!" Altri invece dicevano:"Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?" E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui.
         Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro:"Perché non lo avete condotto qui?" Risposero le guardie:"Mai un uomo ha parlato così!" Ma i farisei replicarono loro:"Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente , che non conosce la Legge, è maledetta!" Allora Nicodemo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse:"La nostra legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fà?" Gli risposero:"Sei forse anche tu della Galileo? Studia, e vedrai che dalla Galileo non sorge profeta!" E ciascuno tornò a casa sua.
       Di nuovo Gesù parlò loro e disse:"Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita".

     
       Quanto è bello e armonioso questo brano del Vangelo di Giovanni e quanti insegnamenti ci offre! La gente di allora, come la gente di adesso si chiede chi era quest'uomo che parlava come nessuno altro. Erano tutti stupiti. E noi oggi? Ci meraviglia ancora questa figura di Gesù e il suo parlare, oppure siamo indifferenti ? Ha qualcosa da dirci questo Gesù oppure diamo per scontato che lo conosciamo abbastanza?
     In questo nostro domandarci è di fondamentale importanza l'azione dello Spirito che Gesù ci ha promesso prima di salire al Padre suo e Padre nostro. Perché da lui dipende il nostro cammino di comprensione del suo insegnamento e soprattutto  il nostro vivere secondo il suo spirito. Sappiamo - forse - ciò che ci insegna la Chiesa, cioé che Gesù è il Figlio di Dio venuto sulla terra per portarci un messaggio importante per la nostra vita, ma l'esperienza di questo Gesù l'abbiamo mai fatto? E' proprio Lo Spirito Santo colui che ci aiuta a capire le Scritture e a vivere secondo la Parola di Dio, a condizione però che lo ascoltiamo. Se uno non ascolta, come può sentire?
      Diamoci del tempo e diamo tempo anche allo Spirito perché possa ispirarci e insegnarci chi è Gesù e ciò che vuole Lui da noi. Lasciamo le distrazioni che ci portano lontani dalla via dritta che ci può portare alla vita con Dio, l'unica via che ci può dare felicità e soprattutto può dare senso alla vita di ciascuno di noi. Lo Spirito è il sale che dà sapore al vivere quotidiano, è il filtro attraverso il quale possiamo vagliare le nostre esperienze per vedere se sono conforme al volere di Dio, è colui che ci suggerisce i fatti buoni da compiere. Tante sono le cose che lo Spirito di Gesù ci può insegnare. Facciamo vuoto di noi stessi per poterci riempirci di Lui, Datore di pace, felicità e vita eterna.

      


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