sabato 23 novembre 2013

Il Vangelo della Domenica

 

Vangelo secondo Luca 18,18-27

Il notabile ricco

[18]Un notabile lo interrogò: «Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?». [19]Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. [20]Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre». [21]Costui disse: «Tutto questo l'ho osservato fin dalla mia giovinezza». [22]Udito ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi». [23]Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste, perché era molto ricco.

Il pericolo delle ricchezze

[24]Quando Gesù lo vide, disse: «Quant'è difficile, per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio. [25]E' più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!». [26]Quelli che ascoltavano dissero: «Allora chi potrà essere salvato?». [27]Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio».
 
 Commento
 
    Il brano del vangelo di oggi incomincia con la domanda che ciascuno di noi si pone, credente o non.  E Gesù risponde in maniera semplice, come è il suo solito. Lo sai: osserva i comandamenti! Ed è il primo passo. Se vuoi andare avanti, va, vendi ciò che hai e dallo ai poveri. Gesù ci può sembrare assurdo. Come rinunziare a tutto? Non si può. E' la prima risposta che ci viene da fare a tutti.  Gesù chiede troppo e noi non siamo disposti a  dare niente. E' qui che si verifica il nostro essere cristiani, cioè seguaci di Gesù. Il tempo delle belle parole è finito. La verifica della nostra fede si fa nei fatti. Ci rendiamo conto quanto lontani siamo dall'ideale che ci sta davanti! Ma proprio per questo  ci sentiamo anche spronati a camminare con umiltà e con coraggio nella storia alla sua sequela. Lui ci indica la strada, che però dobbiamo percorrere noi. La mèta è il Regno di Dio di cui tutti ambiamo a farne parte. Sì perché tutti desideriamo essere felici e vivere una vita in pienezza. E la realizzazione di questo senza Dio non si può.  Perché? Perché è Lui la Sorgente della Felicità, dell'Amore, della Vita senza fine. Fidiamoci di Lui che è il Fedele per sempre alle sue promesse e facciamo la nostra parte come Lui ci insegna nel Vangelo.
 
 P. Iosif
 

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